ÁNGHELOS il Messaggero, una raccolta di pensieri, emozioni, studi e messaggi Celesti e dei nostri fratelli intergalattici.
Ho imparato nel percorso spirituale che da sempre seguo, di diffidare di chi vorrebbero farti credere di darti la soluzione o la pappa pronta. Ma la verità è qualcosa che fa parte della tua crescita. Pertanto te la devi ricercare te da solo, con le tue esperienze; con i tuoi errori e con le tue deduzioni, usando sempre, il discernimento.... (Paola Ragno)
sabato 24 dicembre 2016
Non ci siamo scordati
Non ci siamo dimenticati, né Ànghelos ha smesso
di esistere!
Noi ci siamo sempre, con i nostri pensieri, con
i nostri studi, con le nostre emozioni, seppur in forma ridotta.
Questo mese con le parole del Maestro Gesù, che
non è poca cosa e che già dovrebbe bastare a chi si ritiene sul percorso
spirituale.
Del nostro caro papà Eugenio, capendo che ciò
che importa veramente è la sua testimonianza e basta, e che quello che doveva
dire, già lo disse per tempo, donando a tutta l’umanità il suo sapere,
incondizionato e senza vincoli di proprietà. Entrambi senza l’esigenza di
alcuna spiegazione o commento, se non, nel nostro più intimo, il comprendere il
significato. Questa si chiama crescita…
Buon Natale da
Ánghelos il Messaggero
A
cura di Francesco Mazza
S.
Giusto C.se 27 NOVEMBRE 1966 TEMA:
IL RITORNO DEL CRISTO.
E benedette siano le anime vostre, i vostri corpi, ma
soprattutto fratelli, le vostre menti: queste menti umane che lasciano
penetrare il più piccolo pulviscolo che fa nascere idee, che scombina le idee,
che porta molte volte non fuori dal sentiero ma nella possibilità di uscire e
di scartare dalla giusta via. Benedette quindi le vostre menti umane che la
Forza di Dio Padre penetri in queste menti, operi in esse e, come riflesso del
Raggio Cristico operino soprattutto queste forze del Padre, sul vostro Spirito.
Vi ritrovo, fratelli, in amorosa unione, in comunione di
cuori, di fraterno Amore. ma vi ritrovo anche in unione con lo Spirito Nostro.
E di questo il Maestro vi è riconoscente, questa vostra dedizione, questo
vostro desiderio di unirvi a Noi nel modo più tangibile possibile per voi
umani: questo significa voler percorrere il sentiero, questo significa voler
vivere un poco dell’Aura della Nostra Aura, Ed allora fratelli, il giorno in
cui il Maestro Gesù, il Nazareno camminerà an-cora in mezzo a voi, Egli vi riconoscerà,
ad uno ad, uno, ad uno ad uno vi chiamerà per nome, ad uno ad uno vi dire:
seguimi, fratello, e andiamo innanzi nel mondo, tra la folla, uniti, perché la
vostra Forza è la Mia Forza, e la Mia Forza è in voi, Con questa Forza d’Amore
noi conquisteremo cuori, salveremo anime e salveremo quindi l’umanità ,il
Pianeta che la ospita che è oggi su un declino orribile. Voi siete venuti a Me,
ma io vengo continuamente a voi, sono in voi e vi dico: che cosa sono questi
pensieri che vi assillano, che cosa sono queste preoccupazioni quotidiane, fratelli,
difronte alle immani calamità che dovranno purtroppo colpire il mondo.
Preoccupazioni personali, pensieri individuali, lo so, pensieri di vita quotidiana…..
Ma, fratelli! Quella bella e pura Fede, quella Fede che fa valicare le montagne
senza appoggiarvi i piedi, quella Fede vi sostenga, fratelli, in ogni diuturna
fatica, in ogni vostra quotidiana preoccupazione. Quella Fede nel Padre Nostro,
in quel Padre Benigno e benefico che su tutti volge il suo sguardo. Da quel
Padre, voi avrete molto, anche se quel Padre dovrebbe togliere tutto all’umanità,
eppure la Sua magnanimità è infinita, la Sua generosità, è sconfinata, il Suo
Amore passa ogni limite che la mente umana possa immaginare. E se voi confidate
in questo Padre, tutto vi sembrerà leggero, ogni cosa vi sembrerà inutile che
vi dia pensiero o preoccupazione. Guardatevi intorno, guardatevi alle spalle e
ditemi : che cosa vi è mancato fino ad oggi? Vi è mancato il pane? Per voi e
per i vostri figli? Vi sono mancate le possibilità per fare fronte alle vostre
necessità? NO, perché voi giungete forse fino al limite massimo delle vostre
possibilità, delle vostre speranze, e poi, ecco, che la porticina si apre e vi dà
la possibilità di uno spiraglio e vi porta su un vicolo che non è cieco e che
esce su una strada dove filtra un poco di luce. Nessuna porta sarà mai chiusa
ai nostri discepoli, nessuna porta sarà mai chiusa ai Figli dell’Eterno Padre
se questi figli vogliono, veramente vogliono, essere figli dell’Eterno Padre.
Vi dico quindi: bando ad ogni malinconia, nessuna mestizia deve appesantire il
vostro cuore, nessuna tristezza deve velare il vostro cuore, nessuna tristezza
deve velare il vostro animo, nessun pensiero meno che sereno deve offuscare la
vostra mente. Molti sono i colpiti, moltissime le creature che stanno pagando i
loro errori conosciuti o sconosciuti. La pena che questo spettacolo infligge ad
ogni creatura umana sensi-bile è grande, ma il Padre sa quello che fa. Il Padre
sa che l’umanità ha bisogno purtroppo di segni tangibili della Sua Potenza ed
anche della Sua ira. Solo così l’umanità riuscirà a capire in minima parte
quali sono i disegni di Dio, quale la Verità che si deve affrontare, quale la
vita che si deve vivere. Il Nazareno ha imbracciato la croce, ha salito il
calvario, è stato issa-to sulla Croce, gli sono state inflitte sevizie,
nefandezze, lo si è irriso, deriso; Il Nazareno divenuto il Corpo Cri-stico
tutto ha accettato, tutto ha sofferto, ma dopo questo sacrificio, fra-telli, millenni
dopo questo sacrificio, che cosa ha offerto al Cristo, che cosa ha offerto al
Padre suo in cambio di ciò che ha avuto? OFFESE, OFFESE, OFFESE, SDEGNO,
BESTEMMIA, OR-RORE, NEFANDEZZE DELLA VITA UMANA SONO STATE L’ OFFERTA DELL’
UMANITA’. Ed ora fratelli, l’umanità non vuol sentire che il Cristo ritorna,
non vuol saperne che il Cristo ritorna, perché il ritorno del Cristo significa
il ritorno ad una morale divina, significa l’osservanza delle Leggi Divine in
tutta la massima potenza. Ed allora a chi dice e chi afferma e chi conferma che
il Cristo ritornerà a camminare nel mondo tra l’umanità si irride e si dice che
è un pazzo. ED IL CRISTO RITORNERA’. Ma non nascerà da creatura umana il Cristo
questa volta; sarà il Nazareno che scende nella Luce dei Cieli a capo di una
grande coorte che lo seguirà nella Luce, che lo seguirà nei Sette Raggi e poserà
il suo corpo sulla terra, e camminerà sulla terra e l’ombra Sua, l’ombra Sua
sarà di nuovo il segno della Croce che vorrà dire: CRUCIFIGE, Sì, MA ALL’UMANITA’
NON AL Cristo. Che vorrà dire: uomini, inchinatevi, uomini inginocchiatevi e
baciate la terra ove passa il suo piede e quando voi avrete fatto questo e
sarete riusciti a toccare il lembo della Sua veste, l’ombra della Croce svanirà,
svanirà per restare Croce, si, ma Croce di Luce che s’ innalzerà toccando i
Cieli nell’incrocio dei Quattro Raggi. IL RITORNO DEL CRISTO. I fratelli che ci
seguono lo invocano, lo desiderano, lo attendono, ma anche questi Fratelli che
cercano di vivere nella Luce, che cercano di vivere secondo le Leggi del Raggio
Cristico non sanno che l visione del Cristo redivivo sarà anche per loro non
motivo di terrore, ma di tramortimento. Poiché tale sarà la Luce che da Esso
emanerà, tale la Po-tenza di Forza che ogni corpo fisico ne avrà un trauma fisico
e psichico, anche tra i migliori. Solo qualcuno che riuscirà a inginocchiarsi
di fronte alla Sua Luce, solo a qualcuno sarà permesso di alzare il capo e di
volgere gli occhi verso il Suo Cuore e saranno quelli che molto hanno amato,
molto avranno perdonato, molto avranno accetta-to dalla vita: saranno quelli
che avranno teso le loro mani cercando spiritualmente di moltiplicarle queste
ma-ni perché tutti potessero prendere qualche cosa da loro. Saranno quelli che
dal loro cuore avranno fatto usci-re tali e tanti Raggi di Amore da lasciarlo
vuoto, vuoto ma ingrandito dalla Luce e dalla potenza dell’Amo-re che essi
hanno seminato. Sarà da-to questo a quei fratelli che cammineranno sul sentiero
guardando avanti a sé, dimentichi della propria vita, solo osservanti della
vita altrui, in un disinteresse assoluto, unico e cioè quelli che avranno messo
praticamente la loro vita ai Piedi del Padre dicendo:
Padre,
fa di me ciò
che Tu vuoi, purché io sia Forza della Tua Forza, opera della Tua Opera e
questa Forza e questa opera agisca in conformità dei Tuoi Desideri sulle anime
e sui cuori dei miei simili.
Questo, fratelli, il quadro che Io vi pongo dinnanzi al
RITORNO DEL CRISTO. Ma prima di questo Ritorno e ……..fratelli, quanti dolori,
quanti affanni, quante lacrime per l’umanità, sarà seminato il dolore e nascer{
come nasce la gramigna nei campi, non ci sarà un cuore che non sia ferito.
Beati coloro che da queste ferite sapranno trar-ne Luce di Verità. Voi mi
direte: Maestro, tu parli a noi come dei re-probi: No, fratelli, Io parlo a voi
perché voi parliate agli al-tri, perché voi agli altri diciate quello che avete
udito: sarà poco, sarà misera la vostra parola, ma sarà sempre un seme che
viene gettato nella Buona Terra. Parlo a voi perché ai mie Discepoli Io debbo
dire, con sincerità, ciò che è atteso per il mondo. Non posso illudervi, fratelli,
che il Sole splenderà per illuminare le nefandezze dell’umanità. Il Sole
splenderà sì, splenderà ancora, ma l’umanità piangerà sulla sua Luce, perché
nella Luce l’umanità vedrà tutta la miseria del proprio mondo, tutta la miseria
che le calamità avranno portato. Vi sarà qualche piccola isola che sarà salva
da questo, piccole zone ove anime belle sono riuscite, col loro Amore con la
loro Fede e con la loro sicurezza nella Verità a salvare un piccolo lembo di
terra. Questi piccoli lembi di terra saranno un poco dovunque, soprattutto dove
fioriscono questi gruppi che vivono di spiritualità e che la spiritualità vogliono
portare nel mondo.
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